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In questa occasione viene devoluta una somma al Centro S. Vincenzo a favore degli emodializzati. Nei meetings si parla, tra l’altro, di turismo, archeologia, liuteria e storia dell’arte cremonese e si affronta spesso un problema scottante per la realtà cittadina, quello della droga. E proprio per l’opera di assistenza ai tossicodipendenti che l’annuale premio «S. Omobono» è assegnato alla Madre Canossiana Agata Carelli. Il Club, in seguito al successo che gli incontri hanno riscosso nei due anni precedenti, costituisce l’UNITRE (Università della terza età e del tempo libero) con lo scopo di contribuire alla promozione culturale dei soci e dei simpatizzanti, di favorire un confronto e una sintesi tra le culture delle varie generazioni, per realizzare un’«accademia di umanità che attraverso il sapere, miri all’essere». Oltre a questo, alla chiusura dell’anno sociale il Club porta a termine anche un altro service, la raccolta di una ragguardevole somma per il servizio distrettuale dei cani - guida. C’è
poi, un’altra iniziativa pregevole del Club: la lotteria organizzata
per raccogliere i finanziamenti necessari a costruire un fondo per le
ricerche, gli studi e gli interventi sul Torrazzo. Tale lotteria propone
come premi violini eseguiti da allievi della nostra scuola di liuteria. |
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